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Cenni storici

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Cenni storici

In Italia i primi tentativi di vinificazione risalgono al 1000 a.C.; le popolazioni latine e il popolo romano coltivarono la vite intensamente. Nel Medioevo la viticoltura decadde e solo i monaci continuarono a migliorarla. Nel XIX secolo gravi conseguenze dal punto di vista produttivo e della sopravvivenza della coltura stessa furono causate da una malattia fungina, la peronospora, e da un insetto, la fillossera. Quest'ultima calamità fu sconfitta grazie all'utilizzo di portainnesti di origine americana resistenti agli attacchi dell'insetto. Da allora le viti vengono propagate attraverso talee la cui parte aerea è costituita dalle viti europee, innestate su portainnesti americani; la propagazione per seme è in genere utilizzata per il miglioramento genetico. La coltivazione della vite, praticata in Palestina già in epoca precristiana, fu introdotta nelle regioni mediterranee dai fenici, e dall'antica Grecia si estese poi a tutto l'impero romano. Oggi viene praticata a livello industriale in tutto il mondo, in particolare nell'Europa occidentale, nei Balcani, in California, in Australia, in Sud Africa e, in parte, anche in Sud America.

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